Descrizioni ridondanti e ossessive, sesso, crime, l’abuso di potere e le versioni della stessa persona che impediscono di distinguere la realtà dalla finzione. Un romanzo che lascia un grande vuoto, quando arrivi alla fine sai che ci vorrà molto tempo prima di incontrarne un altro così e sai che ti mancherà tantissimo.

Ho finito questo libro grazie al suo narratore, molto bravo.Non ne ho capito il punto, chi eraRobert Mallory, chi era il pescatore?E soprattutto non mi piacciono i libri contenenti violenze sugli animali.

Un romanzo di formazione, che ti cattura nelle sue spire avvincenti, ti trascina e ti fa credere di vivere insieme al protagonista nella Los Angeles degli anni 80. Totalmente immersivo e realista nello stile, mi mancherà non ascoltarlo più ora che è finito. 25 ore che volano via in un soffio . Narratore bravissimo.

Morboso nelle continue descrizioni di atti sessuali. Lo stile di lettura troppo enfatico. Inoltre, simulando la narrazione autobiografica di eventi piuttosto lontani nel tempo, mi chiedo chi a distanza di quasi 40 anni potrebbe ricordare nel dettaglio non solo cosa indossasse in prima persona, ma addirittura cosa indossassero tutte le persone che incontra, quali canzoni ascoltassero in ogni momento, cosa stessero bevendo e mangiando. Questo vale per i primi tre capitoli. Oltre non vado, il mio tempo vale di più.

L'importanza di avere un buon editor quando serve. Una storia che avrebbe potuto essere assai più coinvolgente se non si fosse persa in infinite pagine inutilmente cruente o sessualmente esplicite in modo pruriginoso. Si percepisce che l'autore si autocompiace della sua capacità di descrivere dettagliatamente il sesso e gli omicidi,più che del desiderio di raccontare una storia. Sicuramente,un tipico Easton Ellis.

Non so come descrivere questo horror , splatter , crudo, venale, scritto magistralmente, mi ha tenuta incollata all’ascolto. Della serie “ non aprite quella porta” ma aprite questo libro solo se avete fegato e orecchie 😏 . Ottima lettura complimenti all’interprete.

È stato definito un "capolavoro". È un'autobiografia romanzata di uno scrittore gay che pensa sempre al sesso. Neanche l'autore ha capito se voleva scrivere un romanzo di formazione, un thriller, un dramma o cos'altro. Orrendo, anzi, osceno nel vero senso della parola.

Provo a capire l’entusiasmo di qualche lettore o critico ma personalmente penso che siamo lontani (lontanissimi) dal capolavoro. Noioso è la definizione che trovo più consona per questo romanzo. Nonostante la bravura e l’equilibrio interpretativo di Alessandro Pili.

Narrato molto bene. E della storia che dire?!?!?! É Ellis. L’angoscia che cresce pagina dopo pagina per poi sfociare in ‘quasi’ nulla… o tutto. L’attenzione e la descrizione dettagliata dei vestiti ed oggetti é un suo aspetto caratteristico e mi piaciuto molto il voler mettere in risalto l’aspetto della noncuranza e indifferenza dei giovani. Concludo dicendo… geniale la scelta di chiamare il protagonista bret, ciò confonde il lettore ma allo stesso tempo crea in attenzione verso il libro e la storia gigantesca. Bellissimo

Wow.